Il polline è l’elemento maschile del fiore; si presenta come polvere finissima, di colore diverso a seconda dei fiori da cui proviene; il sapore farinoso e poco gradevole lascia un particolare gusto in bocca a cui ci si abitua facilmente. Il polline viene raccolto dalle api su vari fiori: con le zampette anteriori lo staccano dal fiore e dopo averlo impastato con una sostanza vischiosa prodotta dalle stesse, se lo appiccicano lle zampette posteriori fino a formare delle palline di una certa grandezza; lo portano nella loro arnia dove serve soprattutto per l’alimentazione delle giovani larve di ape, (infatti il polline ha un particolare fattore crescita) e per la produzione di pappa reale (alimento specifico dell’ape regina). In media ogni ape raccoglie circa 12 mg di polline ogni carico e deve visitare circa 350 fiori; in una giornata favorevole può fare fino a 30 viaggi, per cui per raccogliere 1 Kg di polline sono necessari oltre 80.000 viaggi, la visita di circa 28 milioni di fiori e per un totale di 2.700 giornate lavorative e 65.000 Km di volo. Da ciò si può capire l’enorme mole di lavoro che l’ape deve svolgere e l’insostituibile funzione a favore dell’agricoltura, poichè l’ape andando da un fiore all’altro, consente la fecondazione incrociata dei frutti e delle colture sementiere. Le api raccolgono il polline in un raggio di circa 400 metri dall’alveare ed è in questa zona che è possibile notare una maggiore produzione di frutta. Per raccogliere il polline si applica all’ingresso dell’arnia un cassetto con sopra una griglia con fori di 4,5 mm di diametro; le api passando in queste aperture perdono il carico di polline che avevano fissato alle zampette, il granulo cade nel cassetto sottostante dove giornalmente l’apicoltore lo preleva. Quindi viene sottoposto ad essiccazione tramite aria calda e secca di circa 40°; dopo di ciò viene purificato e filtrato dalle eventuali impurità presenti quindi può essere confezionato in vasetti di vetro a chiusura ermetica.
Caillas Alin “Le pollen: sa récolte et ses usages”
Chavin Rémy: “Le valeur diététique e thérapeutique des produits de la ruche: le pollens”
G. Razzoli: “Le pollent”
Vuoi porre qualche domanda sul polline dell’Apicoltura Mediterranea o vuoi maggiori info? Contattaci inviando i tuoi dati compilando il form sottostante.